ROSTER FCF
ANTONELLO D’ANGELI
Biografia
Antonello D’Angeli, classe ’93 è un cantautore e chitarrista romano. Conosce la passione per la chitarra all’età di quindici anni, frequentando dapprima la scuola di musica comunale di Passo Corese, poi studiando da autodidatta. Inizialmente influenzato da gruppi di stampo metal, quali System Of A Down e Metallica, approfondisce poi musicalmente la poesia e la musica di Fabrizio De André, uno dei suoi massimi riferimenti; l’amore per il cantautore è molto forte e grazie all’ascolto dei suoi album conosce il progressive rock. Negli anni del liceo, con uno dei suoi professori Paolo Formichetti, forma la suo prima band, i “Rocking Goats”. Negli anni dell’università crea insieme a Filippo Labate (voce e chitarra classica) e Alessandro Monzi (violinista Area765, ex Ratti della Sabina) la cover band “Il Regno dei Ragni”, dedicata a Faber; nel 2014, grazie all’incontro con Leonardo Angelucci, entra nella band progressive rock “Lateral Blast”, suonando come chitarrista nel tour di presentazione del primo album “I am free” e contribuendo, nel 2016, alla scrittura del secondo lavoro “La luna nel pozzo”. Il tour di questo album lo porterà su palchi quali Auditorium Parco della Musica nell’evento del TedX – Sperimentare i suoni , Radio Rock, Wishlist, Umbria Folk Festival, Pistoia Blues e molti altri. Quasi in parallelo, nel 2015, grazie alla sua amicizia con Valerio Atturo e Alessio Simonetti, nasce “Il Battello Ebbro”, progetto di stampo progressive rock, psichedelico e cantautorale. Nel Novembre del 2017 al Jailbreak presenta con la band l’album “Non so essere altro che vento”, prodotto da Valerio Atturo, registrato in parte nello studio di registrazione “So-Palco” di Paolo Molinari e masterizzato da Fabrizio De Carolis. Tra il 2017 e 2018 entra a far parte dei “Flowing Chords”, progetto corale nato dalla collaborazione di alcuni studenti della Saint Louis College of Music sotto la direzione del M° Margherita Flore. L’entrata nel coro (sezione bassi), gli dà esperienza vocale e rafforza il suo concetto di coesione di un gruppo. Nell’estate del 2018 esce il loro primo EP, nel quale Antonello D’Angeli registra la voce per la cover di Faber “Dolcenera”. Inoltre alla fine dello stesso anno è coinvolto come chitarrista acustico nel progetto solista di Daniele Coccia Paifelman, cantante de “Il Muro del Canto”, portando in giro il disco “Il cielo di sotto” e come chitarrista elettrico nel progetto solista di Leonardo Angelucci, con l’uscita prima dell’EP “Contemporaneamente” e poi del disco “Questo Frastuono immenso”. Nel febbraio del 2019 il cantautore comincia per necessità a scrivere i suoi primi testi, e ad arrangiarli insieme a Valerio Atturo (chitarra elettrica e cori), Mauro Cola (batteria e cori), Emiliano Venanzini (basso) e Alessandro Marinelli (tastiera e fisarmonica), dando così origine al suo progetto solista. Il genere è prettamente cantautorale, in lingua italiana, influenzato dagli ascolti di Fabi, Gazzè, Silvestri, De Andrè, Ivan Graziani, ELP, PFM, Banco del mutuo soccorso. Presso l’etichetta discografica Free Club Factory registra il suo primo singolo, dal titolo “Indelebile” in uscita il 21 giugno 2019.
LEONARDO ANGELUCCI
Biografia
Leonardo Angelucci nasce a Roma nel 1991. Inizia a studiare musica a sette anni e viene quasi subito sedotto dalle sei corde di una chitarra acustica. Crescendo coltiva, con i suoi coetanei, i primi progetti: nel 2011 pubblica “Nightbus”, album originale della sua prima rock band “Black Butterfly”; nel 2014 pubblica “I’m free” con la prog-rock band “Lateral Blast”, seguito, nel maggio 2016, da “La luna nel pozzo”.
Inizia a lavorare sul suo progetto solista alla fine del 2016. Registra e produce presso il Freedom Recording Studio “Contemporaneamente”, il suo primo ep, che esce a maggio 2017 per la Alka Record Label di Ferrara e contiene cinque brani inediti.
Dopo tre videoclip, il Premio del Pubblico al Roma Videoclip con “Capigliatura” e tantissimi concerti in tutta Italia, vince il premio Indie al ponte e il contest su Lucio Battisti, guadagnando la partecipazione a due serate del MEI di Faenza.
Durante il 2017 suona in apertura a Coez, Giorgio Canali, Roberto Billi, Daniele Coccia Paifelman, Leo Pari e molti altri. In autunno parte in tour con Daniele Coccia Paifelman, cantautore folk e leader della storica folk band romana Il muro del canto, come chitarrista elettrico. Insieme alla band, portano in tour il primo disco di Coccia, “Il cielo di sotto”.
Leonardo Angelucci entra in studio alla fine del 2017 per registrare il suo primo album, sotto la direzione artistica di Manuele Fusaroli, noto produttore della scena indipendente nazionale (The Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Nada, Luca Carboni, Motta, Nobraino, Le luci della centrale elettrica, etc.) e Massaga Produzioni.
A febbraio 2018 è tra i 60 selezionati per le audizioni Live di Musicultura, su più di 800 iscritti; a marzo viene selezionato tra i 150 musicisti finalisti del contest 1M Next, che porta artisti indipendenti sul palco del Primo Maggio a Roma. A settembre conclude il “Breakin The Summer Tour”, con più di 500 ep venduti, una ristampa in deluxe edition e quasi 100 concerti in tutta Italia.
Il 19 ottobre è uscito “Questo frastuono immenso”, l’album di debutto. Il disco è stato anticipato, ad agosto, da “Sedile posteriore”, il primo singolo estratto.
Da ottobre è in tour promozionale in tutta Italia, pubblica quattro videoclip estratti dal disco e raggiunge ottimi risultati promozionali con il nuovo videoclip di “Un’altra canzone” in anteprima su Repubblica.it dopo la presentazione su Rai Radio 1.
FABIO MANCINI
Biografia
Fabio Mancini, giovanissimo artista (classe ’93) si avvicina alla musica sin da piccolo, lasciandosi influenzare positivamente da suoni e melodie Afro-Americane fino a quelle del Blues Italiano. Negli anni seguenti (2011-2012), l’artista si avvicina al mondo del Rap ed instaura un rapporto musicale eccezionale con gli artisti più in voga della provincia romana. Nel 2011, collabora con il noto rapper Tedua (Sony), insieme al Rapper romano Metrica, in un singolo R&B, raggiungendo un discrete successo nel Nord Italia. Negli ultimi anni spesi in Italia, prima di trasferirsi in Australia (2014), Fabio Mancini partecipa ad eventi/concerti insieme al frontman dei Lateral Blast, Leonardo Angelucci, proponendo brani originali e cover Blues & Soul che hanno sempre fatto apprezzare il duo grazie alle loro performance animate e coinvolgenti per gli ascoltatori. Nel 2017 in Australia (Adelaide) pubblica il suo primo lavoro discografico da solista : “From Another City”. Collabora con vari musicisti come : Danilo Colloca (Chitarre), Giuseppe Santangelo (Sax), Ulviya Salayeva (co-writing/USA), Fabio Tranquilli (Batterie), Paolo Molinari (So-Palco Studio), Julian Barnett (JBarnett Studio/AUS) con la produzione di Paolo Rebellato (Moonlike Production). L’Ep interamente registrato tra l’Italia e l’Australia, è nato dal desiderio dell’artista romano di unire tutti attraverso la musica, abbattendo così, lontananze e differenti idee musicali. Nel 2018 torna in Italia e insieme alla produzione artistica del cantautore Leonardo Angelucci e di Free Club Factory lavora alla realizzazione del suo nuovo progetto, in lingua Italiana, contenente tutte le sue influenze musicali maggiori di matrice soul/blues, ma comunque rivelando un sound moderno e accattivante che bene si colloca nel panorama della produzioni di pop music contemporanea
LATERAL BLAST
Biografia
I Lateral Blast sono una rock band italiana di musica sperimentale, con un repertorio che affonda le radici nella tradizione del progressive rock, mescolandolo ad influenze più moderne. Ne risulta un sound eclettico che si adatta facilmente agli standard dei giorni nostri. Questo grazie alla volontà della band di sperimentare sonorità sempre nuove, non disdegnando l’ispirazione di generi “classici” ed affidandosi allo stesso tempo ad un ascolto che guarda al presente.
Line Up:
Leonardo Angelucci: Voce, Chitarra Elettrica
Rosa Zumpano: Voce, Flauto Traverso
Antonello D’Angeli: Voce, Chitarra Acustica
Matteo Troiani: Basso
Tommaso Guerrieri: Batteria, Percussioni
Alessandro Ippoliti: Tastiere, Keytar
IL BATTELLO EBBRO
Biografia
Il progetto nasce nel Gennaio 2015, da un’idea del cantante Alessio Simonetti, condivisa con le due future chitarre del gruppo: Valerio Atturo e Antonello D’Angeli.I tre, che già si conoscevano per aver fatto parte di alcuni progetti locali, si ritrovarono a frequentare e a suonare nello stesso circolo culturale sabino.
Da questo contatto nacque l’idea di provare a realizzare un progetto nuovo, assolutamente inedito, rock ma con molte influenze; vennero così coinvolti nel progetto anche il bassista Emiliano Venanzini, il batterista Mauro Cola ed il violinista Alessandro Monzi (Area765, I Ratti della Sabina).
Origine del Nome:Già dai primi incontri del gruppo venne deciso il nome “Il Battello Ebbro”, dall’omonima opera di Arthur Rimbaud, volendo porre in risalto la metafora del viaggio.
Un viaggio che, come spiega il Poeta, è necessario intraprendere all’insegna delle esperienze più estreme, atte a sconvolgere i sensi per raggiungere lo stato di “veggente” (Il poeta, spiega lo scrittore, deve essere disposto a diventare “il grande maledetto“, per raggiungere l’ignoto, seppure con il rischio di smarrirsi in esso).
Allo stesso modo, metaforicamente, il gruppo si getta nello sconfinato mare (musicale) in tempesta senza rotta alcuna, lasciandosi guidare, come un “vascello ubriaco”, dai flutti violenti verso l’ignoto.
Il primo album: “Non so essere altro che vento” (2017)Nell’autunno del 2016 la band inizia le pre-produzioni del proprio primo lavoro in studio “Non so essere altro che vento“, un album autoprodotto di 9 tracce, anticipato con interviste in radio in fm e web radio e presentato dal vivo con un release party al Jailbreak di Roma il 17 Novembre del 2017.
Dal primo disco viene estratto il singolo “Al Mattino” a cui viene dedicato un videoclip, diretto da Midria e presentato in diretta al Monday Rock Live su Radio Rock 106.6 il 30 Aprile 2018.
Il lavoro è composto da 9 brani nati indipendentemente, ma che si legano nella maniera più naturale gli uni con gli altri, grazie ad una chiave di lettura facilmente applicabile che veste le canzoni dello stesso vestito, pur avendo corpo e significato spesso differenti.
Alle registrazioni hanno partecipato il maestro Giuseppe Cetorelli ai sassofoni e Chiara Imbasciati al flauto traverso.
Il missaggio e parte delle registrazioni (voci e batteria) sono state effettuate preso il So-palco Studio dell’ingegnere del suono Paolo Molinari, il resto è stato registrato con mezzi autonomi sotto la supervisione del chitarrista Valerio Atturo.
Il Mastering è stato effettuato presso il Reference Mastering Studio di Fabrizio De Carolis, mentre la copertina dell’album è un’opera di Emanuele Marsigliotti.
La formazione attuale:
Il gruppo subisce un cambio di formazione quando all’inizio del 2019, per motivi lavorativi, il violinista Alessandro Monzi deve a malincuore lasciare il progetto.
La band, tuttavia, con un ancor più forte desiderio di suonare e comporre, aggiorna così la formazione grazie alle sapienti mani dei fratelli: Alessandro Alvetreti (Tastiere) e Riccardo Alvetreti (Violino).
- Alessio Simonetti – Voce
- Valerio Atturo – Chitarra Elettrica
- Antonello D’Angeli – Chitarra Acustica, Chitarra Elettrica
- Alessandro Alvetreti – Tastiere, Piano
- Riccardo Alvetreti – Violino
- Emiliano Venanzini – Basso Elettrico
- Mauro Cola – Batteria
ELETTRA
Biografia
Classe 1991. Nata e cresciuta nella provincia romana. Muove i primi passi nella musica proprio con i piedi! Il suo primo amore: la danza. Ma per ogni primo amore c’è una prima delusione. Dopo un paio di tiri di box, giusto per sfogarsi, si avvicina in punta di piedi al canto. Prima le lezioni private, poi qualche serata di piano bar, poi ancora l’esigenza di fare sul serio. Nel 2011 entra nell’Accademia Bottega del Suono di Marcello Cirillo, grazie al quale ha l’enorme occasione di vivere il vero palco, come corista, girando l’Italia in un tour estivo. Lo scricchiolio del legno, il sound check, i km di autostrada, l’ansia pre concerto e la smisurata voglia di risalire sul palco post concerto: il suo habitat naturale. Nel 2014 diventa la frontwoman nella cover band i “Monkey Blues”, grazie alla quale ha finalmente la possibilità di confrontarsi con la sfacciata verità, l’estrema malinconia e l’ironico rancore del Blues, sentendosi subito a casa. Ed è proprio dall’incontro e dalla pura passione per questo genere musicale, per le sue regole non scritte che ti costringono ad essere te stesso, che nasce in lei l’esigenza di scrivere e portare su un palco proprio se stessa. Nel 2017 entra nell’Accademia Spettacolo Italia, dove ha la possibilità di perfezionare la tecnica canora e lo stile vocale con il maestro Fulvio Tomaino e, parallelamente, di sperimentare nuove forme di scrittura creativa con i maestri Massimo Calabrese e Jacopo Ratini. Nello stesso anno partecipa al concorso “Premio Piero Calabrese”, classificandosi al quarto posto. Nel 2017 il fortunato incontro con il cantautore Leonardo Angelucci, con il quale è attualmente impegnata a lavorare in studio per le pre produzioni del suo primo EP, che andrà a registrare in autunno 2018 a Ferrara, per l’etichetta indipendente Alka Record Label.
Dice di lei che si sente “nera a metà”, che guarda l’orologio sempre alle 17:17, che ama ascoltare il rumore del silenzio, che trascrive gli sbagli e li chiude in accordi, che misura tutto al grammo, che è morta e poi risorta, che non è in grado di scrivere una biografia che non ha, che vorrebbe solo salire su un palco per raccontare la vita con gli occhi di..un gatto nero
GIORDANO
Biografia
Riceve una batteria in regalo a soli cinque anni, Rocco Giordano, a nove prende già lezioni, a quattordici ruba la chitarra al fratello minore, invertendone le corde perché mancino, comincia a suonare “per caso” questo strumento.forse nulla è casuale in questa storia: Rocco cresce a contatto con la musica frequentando un negozio di dischi a Perugia, sua città natale; il negozio è di amici di famiglia che gli permettono di immergersi in quel luogo magico, per ascoltare e copiare dischi su dischi.
Ma forse nulla è casuale in questa storia: Rocco cresce a contatto con la musica frequentando un negozio di dischi a Perugia, sua città natale; il negozio è di amici di famiglia che gli permettono di immergersi in quel luogo magico, per ascoltare e copiare dischi su dischi. Ormai adolescente torna a Latina, dove sceglie uno dei grandi amori della sua vita, l’heavy metal, si unisce a band di metallari – a sedici anni ha il permesso di andare a vedere il suo primo “Mosters of Rock” a Norimberga – e suona in varie formazioni, tra cui i “Wilding”, alle feste dell’Unità e in diverse manifestazioni organizzate nel capoluogo pontino.
A vent’anni è la volta dei “Garbages”, band di Roma, con cui va in tourneè in Finlandia, poi gli “Epoca 2000” in provincia di Crotone, gli “Alta tensione” di nuovo a Latina: in questo periodo esce il suo primo EP “Rocco e suoi fratelli”. Contemporaneamente lavora come tecnico del suono sui grandi palchi della musica leggera italiana, con artisti come Laura Pausini, Riccardo Cocciante, Umberto Tozzi, Enrico Ruggeri, ma non smette mai di studiare; è il 1995, Rocco decide di trasferirsi nella Capitale, frequentare una scuola per chitarra di matrice americana, unirsi ad un gruppo di artisti di strada, “Le mani tese”.
Si trasferisce nel reatino, a Forano, per frequentare il corso di formazione per tecnici del suono “1,2,3, prova, ascoltare, registrare, riprodurre” dove si diploma con il massimo dei voti. Gira in lungo e largo la Sabina, si esibisce con il “Gruppo resident de La Centrale”, e, all’inizio del 2018, fonda, insieme ad Andrea di Michele, il duo semiacustico “AndyRock’s”, suonando pezzi storici della musica italiana e internazionale degli anni Settanta, Ottanta e Novanta.
Nel frattempo Rocco ha lavorato anche scrivendo diversi pezzi, tra cui i primi quattro contenuti all’interno del suo nuovo EP “Virgole”.
EDI ESTE
Biografia
Edi Este, nome d’arte di Rosa Zumpano, è una cantautrice romana classe 90, che ha diviso la sua vita tra due grandi passioni, la musica e la chimica. Da sempre cantante autodidatta, conosce nel 2009 suo fratello in musica Leonardo Angelucci, col quale condivide la sua grande passione per il blues ed il soul. Nel 2013 entra a far parte ufficialmente dei Lateral Blast, band folk progressive fondata da Angelucci nel 2012, iniziando anche a suonare il flauto traverso, sempre da autodidatta. Con i Lateral Blast ha prodotto due album in studio in qualità di autrice e compositrice, esibendosi su importanti palchi tra cui Auditorium Parco della Musica di Roma (in occasione del TedX Youth Trastevere), Umbria Folk Festival e il Lange Tafel Festival di Dachau (insieme alla nota Big Band Dachau). A Gennaio 2019, si trasferisce in Portogallo per motivi lavorativi, vivendo tra Porto e Lisbona. In quei mesi cura profondamente il suo amore per la poesia ed il cantautorato, dando vita silenziosamente al suo progetto solista, sulle note di un piccolo ukulele comprato nella magica Porto. A Novembre 2019 partecipa al VII concorso CET, Scuola Autori di Mogol, presentando uno sei suoi testi e ricevendo una menzione speciale al merito. Da fine anno 2019 e per tutto il 2020 lavora assieme ad Angelucci alla produzione dei brani che faranno parte del suo primo disco come Edi Este, nei laboratori artistici di Free Club Factory. Un progetto dalle numerose sfumature, che affonda le sue radici nel cantautorato, passando per il folk e il soul, con forti influenze elettroniche, sonorità psichedeliche e produzione lo-fi pop.
RAP METICCIO GANG
Biografia
Rap Meticcio Gang nasce quasi per caso, da un incontro fortuito avvenuto tra le strade di Passo Corese (Fara in Sabina), un piccolo paese del Lazio apparentemente immobile, ma assai vivo dal punto di vista culturale. In questo contesto lontano dai grandi riflettori, alcuni artisti locali, grazie anche al sostegno di SIPROIMI (sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati) di Passo Corese, si sono uniti per fare musica e scambiare idee. Tutto parte come un gioco, con delle semplici prove casalinghe o in piazza, fino a diventare, con un po’ di sacrificio, un progetto concreto con un’identità artistica ben definita. Ogni rapper, con la propria lingua, senza mai tradire le sue origini, si mette a nudo e racconta la propria storia, partendo dalle radici, con un viaggio a 360 gradi in cui si fondono culture, pensieri e modi di essere. Un progetto artistico, dunque, che ha come obiettivo la conoscenza, lo scambio e l’integrazione tra universi in comunicazione tra loro. In questo contesto, dunque, il rap diventa meticcio e la purezza diventa una semplice astrazione ormai forse più che obsoleta.
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